[ita] Sullo sfondo di una pandemia da covid-19 che ha impresso una marcata accelerazione sull’efficacia di un approccio olistico al rischio d’investimento, il saggio si interroga sull’assenza nella disciplina legislativa italiana tanto di un metodo su cui la forma pensionistica complementare, a fronte dell’adozione di una strategia di investimento responsabile, dovrebbe fondare le proprie scelte di portafoglio nel creare valore per l’iscritto e per la comunità nel suo complesso, quanto del merito, vale a dire di una analitica descrizione dei singoli parametri ESG. Esamina le recenti novità approvate in sede eurounitaria che, non solo hanno innalzato il livello di attenzione su tali temi, ma hanno anche introdotto un approccio classificatorio e definitorio che potrà consentire d’ora in avanti, sebbene con riferimento al solo fattore ambientale, una lettura univoca dei dati e delle misurazioni dei fattori ESG. Infine, propone qualche riflessione sulla possibilità di prevedere a carico dei fondi pensione un vincolo di portafoglio finanziario, sostenibile e responsabile, nel rispetto della logica di proporzionalità e indica qualche soluzione, già peraltro normata nell’ordinamento italiano, su cui essi potrebbero fare da subito affidamento, in attesa che si consolidi e si assesti l’attuale (e multiforme) quadro regolatorio.[eng] Against the background of a covid-19 pandemic that has markedly accelerated the effectiveness of a holistic approach to investment risk, the essay questions the absence in the italian legislative discipline of both a method on which the complementary pension form, in the face of the adoption of a responsible investment strategy, should base its portfolio choices in creating value for the member and for the community as a whole, the merits, i.e. an analytical description of the individual ESG parameters. It examines the recent innovations approved at the euro-unification that have not only raised the level of attention on these issues but have also introduced a classifying and defining approach that will allow from now on, although with reference only to the environmental factor, a univocal reading of the data and measurements of ESG factors. Finally, it proposes some reflections on the possibility of providing pension funds with a financial portfolio constraint, sustainable and responsible, in compliance with the logic of proportionality and indicates some solution, already regulated in the italian legal system, on which they could immediately rely, waiting for the consolidation and installation of the current (and multifaceted) regulatory framework.